«Oltre mille studenti sono stati esclusi dalla Regione Toscana nel mettere in atto il progetto ‘Il lavoro del futuro: generazione Z’ nell’ambito di Giovanisì». A dirlo è Marco Guastini, presidente dell’Associazione STAF Toscana, soggetto che riunisce 23 agenzie formative che operano nell’ambito della formazione professionale finanziata dalla Regione. Il nuovo progetto, creato in occasione nell’Anno Europeo dei Giovani 2022, è un concorso che è rivolto agli istituti superiori toscani con un montepremi totale di diecimila euro su progetti legati ai temi del green, del digitale e sul futuro del nostro continente. «Purtroppo la Regione, inserendo all’interno istituti professionali, tecnici e licei artistici non ha previsto che anche gli studenti dei corsi triennali IeFP prendessero parte a tale concorso – fa presente Guastini – nonostante i ragazzi frequentanti siano in larga parte in obbligo formativo scolastico. La Regione Toscana ha sempre puntato sugli IeFP come alternativa all’istruzione superiore tradizionale, inserendoli giustamente anche nel recente progetto sull’orientamento scolastico promosso in collaborazione con l’artista Lorenzo Baglioni. Però non è possibile ritenere la formazione IeFP parificata ‘a corrente alternata’ a quella della scuola superiore. Se si danno delle opportunità come quella di ‘Il lavoro del futuro: generazione Z’, devo essere concesse a tutti».
In Toscana, solo per il 2022/23, la Regione ha finanziato 24 corsi IeFP su tutto il territorio, di cui 17 sono gestiti dalle agenzie aderenti all’Associazione STAF Toscana. «Ci sono oltre mille studenti che frequentano i corsi IeFP, i quali ogni giorno fanno importanti esperienze di alternanza scuola/lavoro nelle aziende del territorio. – conclude Guastini – Speriamo che la Regione Toscana torni sui suoi passi e non renda i ragazzi degli IeFP degli ‘studenti di serie B’. Le nostre agenzie intanto, concluso il 4 febbraio il periodo delle preiscrizioni su ‘Scuola in Chiaro’ del MIUR, proseguiranno il loro lavoro con convinzione facendo in modo tale che i finanziamenti della Regione Toscana per questo settore vengano investiti nel migliore dei modi, diffondendo la loro conoscenza e coinvolgendo i potenziali nuovi iscritti».